Un biglietto x l'inferno....pronti a volare

Sognare nello spazio e nel tempo, oltre il confine all'infinito
Folleggiare la vita, richiama vecchi istinti persi dall'uomo, valori reali , verità nascoste da universi di fumo di materialismo.
Il mio cammino prosegue nello spazio,  semplice istinto sapiens .....benessere totale nel tempo, anima viaggiante in cerca di verità.
Ultimo parto verso l'infinito "un biglietto per l'inferno", chiara l'intenzione da parte mia di farmi del "male", spingere , spingere mente e fisico la dove la via è stretta .
460 Km per 15.500 metri di dislivello...sulle antiche vie della fatica legati da una comune "follia" , semplice  richiamo primitivo...lottare x sopravvivere.
Nel mia caso spingere per non cadere, salite oltre  il confine , in sequenza infernale, da qui nasce il nome UN BIGLIETTO X L'INFERNO, 10 salite in totale, un programma non stop, attimo per attimo si esaltano tutti i sapori del mio cammino, consapevolezza ....noi esistiamo, fatica....appaga l'anima, emozioni.... ogni mm del tuo corpo pulsa .
In sequenza, mappe indicative non precise delle salite :

1 peri/corno  : + altri 6 km per arrivare sul corno D'Aquilio 16 km per 1450 metri dislivello


2 Chizzola/Passo Inferno: + altri 3 km al passo Inferno 23 km per 1410 metri dislivello 


3 nago/altissimo : ? salita di 17 km pendenza media 10% 


4 santa barbara


5 punta veleno:


6 caprino/cimitero americano : 13 km pendenza media 8 % che porta x contrade da caprino al cimitero americano ( strada graziani) 


7 sdruzzinà: 


8 porcino/dossioi : 


9 brentonico/graziani : 


10 scanuppia: 

Una serie di coincidenze ha fatto si che il 4/5/6 settembre 2015 sia l'attimo giusto per provare l'impresa. Settembre mese di conquista per Musseu. (10 versanti monte Grappa non stop) 

Il meteo annuncia clima mite con probabili rovesci dal tardo pomeriggio di venerdì 4 per tutto sabato 5, domenica 6 bello.
Su queste distanze e dislivelli il mio passo di solito è sulle trenta ore, ma questa volta ho forti dubbi date le salite che andrò ad affrontare !!! ...arrivo stimato sabato in mattinata, partendo venerdì mattino ore 5.
Il percorso si snoda tra il lago di Garda e la Val D'Adige, come campo base ho scelto il Bici grill Ruota  libera di Avio, incrocio ideale.
Marco e Irene grandi amici gestori del bici grill mi hanno reso disponibile un parcheggio macchina e una tettoia di riparo per la notte in caso volessi fare un micro sonno, mangiare, cambiarmi.
Tutto comincia Giovedì 3 ore 20 serata di presentazione del brevetto (sempre al bici grill) quattro "ciacole" sul mio passato e futuro, un bel sonno di 4 ore e pronti via verso spazi vuoti oltre il confine.
Ore 3 suona la sveglia, tutto pronto...colazione e si parte.
La mente prende coscienza, lavora ogni mio passo, comincia il dialogo mente/corpo, mi rilasso lungo il ritmo lento dell'oltre.
Una colazione più ricca per l'occasione 
Con me porto la solita frutta secca e non, panini e qualche integratore di scorta.
Il mondo sorride, le primi luci si annunciano in un cielo limpidissimo.Nel breve tragitto in macchina che mi porta ad Avio scorre il solito film delle grandi imprese, rilassarsi e ritmo lento, con mille pensieri, tempi, strategie, come partire, come alimentarsi, come affrontare le prime rampe al meglio ! Puoi avere tutta l'esperienza di questo mondo ma i dubbi restano sempre e sicuramente anche stavolta sbaglierò qualcosa !!!
Avio...silenzio e poesia , la benzina per l'oltre, la mia anima sorride.
Sono felice , scarico la bici e concentrato rivedo il percorso mentalmente.......quanti km dovrò fare prima di tornare al campo base.....una salita la Peri/Corno D'Aquilio, bene allora si viaggia leggeri, si cerca di sfruttare al massimo fattore peso !
Ore 5 sensazioni emozioni a mille, si parteeeee....e vai Musseu all'assalto di un biglietto x l'inferno! 
La val d'Adige, la "mia" via Claudia Augusta fino a Peri, 15 km piani per scaldarsi.
Ogni metro di questo tracciato ha un  suo perché e ve lo racconterò strada facendo.
Respiro le prime luci, il battito sale, apro l'anima a lei....madre natura , vivo attimo per attimo ogni respiro, sinergia dell'essere, ora io e lei siamo uno, lei non è un ostacolo ma un prolungamento di me, armonia e rispetto per catturare l'oltre.
Non si è mai pronti per imprese del genere, ma l'importante è aver lavorato bene con il sorriso, non perdendo mai di vista l'obbiettivo...divertirsi, crescere.
ORA io sono qua, la meta non esiste....il passo dopo non esiste, è questo che io devo fare, guardare quello che mi circonda e viverlo al massimo, controllare mente e corpo al ritmo conosciuto, solo questo mi permetterà di compiere l'impresa. 
Non uso cardio frequenzimetri, misuratori di watt o altro, una scelta di vita la mia, so che darebbero un aiuto per monitorarsi, capirsi, per rendere al massimo, ma io voglio vivere LIBEROOOOO. Comunico con il mio corpo e stabilisco un ritmo ideale per rendere al massimo con armonia. Ogni attimo è diverso, mille varianti che solo io posso sentire.
Voglio entrare in me stesso, imparare ad ascoltarmi ....la via dell'oltre verso l'infinito è questa, senza compromessi inutili che regalano solo sterili mete temporanee.
La crescita  interiore della propria consapevolezza va coltivata senza fretta, farsi aiutare se serve, ma anche un buon insegnante può indicarti solo la via, non può guidarti nel regno dell'essere, solo tu con le tue paure, sbagli, dubbi puoi arrivare oltre il confine.
15 km per arrivare lassù sul Corno, salita a me molto cara...lei per prima per prendere ritmo senza farmi del male, le tenebre avvolgono il cammino in forme strane di luci, sguardi distorti dal viaggio mentale che sto costruendo, "distrarre" il fisico dalla fatica, renderla dolce, poetica, vissuta, non la meta o i km che mancano a fine salita, ma ORA.
Arrivo a Fosse in 45 minuti , foto di rito e su dritti per il Corno D'Aquilio, altri 6 km con pendenze severe anche al 15% .
Lassù arrivo quando in lontananza  il sole dichiara che è pronto ad esplodere. Sudato un po, ma non troppo, mantellina e  giù in picchiata per la Sdruzzinà , muscoli a regime, cerco di pedalare anche in discesa a ritmo lento , per  non raffreddarmi troppo, la Sdruzzinà salita dura...discesa divertente.  Rieccoci in val D'Adige pochi passi e arrivo al campo base, il bici grill ha appena aperto, caffè pieno di cibo, ...4 salite prima di arrivare di nuovo qua !!!
Un balzo e sono a Chizzola...partenza della seconda salita, si arriva prima a Brentonico, poi a  Polsa e da un bellissimo semi sterrato si attraversa il passo dell'inferno per scendere a S. Valentino. Prime rampe della salita micidiali, 5 km che si fanno sentire, rasoiate al 20% , sensazioni da "ritorno", ma non mi preoccupo ci sono già stato in questo mondo, restare tranquilli e macinare quello che viene, senza farsi male. Il tempo lasciamolo  scorrere lui non conta per noi, dobbiamo ascoltarci e lasciarci trasportare dal piacere della fatica, respirare...sono vivo a contatto con madre natura che pulsa dentro le mie vene . Dopo Brentonico la strada da tregua e mi lascia catturare un'alba bellissima, sono emozionato e lo scatto passa all'azione, attimi immortalati per sempre, Polsa la parte poetica della salita arriva, vette scolpite da un ruggente sole, riflessi di confine.
Arrivo al passo...stop mi fermo e nel totale silenzio mi concedo un panino, respiro profondo, pace e grande serenità riarmano il mio corpo. 
Lavoro perfetto mente/corpo/anima...sincronizzati nel catturare l'attimo.
Discesa a tutta verso Brentonico...Mori...Nago, sinistra, il Baldo chiama da un versante poco conosciuto, un'arrampicata a picco sul mio amato lago di Garda, il meteo tiene clima perfetto, salita di 17 km pendenza media 10% con finale durissimo !!!
L'Altissimo chiama, il contachilometri non perdona, l'altimetria sale a passo veloce e il fisico messo a dura prova accusa il colpo.
Stento a prendere il ritmo, da subito rapporti agili e bassa velocità. devo recuperare immergendomi nel Garda, lui mi darà la forza di arrivare lassù.

Panorami mozzafiato immortalati dal mio scatto , mi accompagnano fino all'entrata del bosco, 10° km, lo spazio per osservare si riduce nell'affondare il pedale, stretti tornanti su strada rotta e sporca, si scivola e il 19 % è una costante, 4500 metri dislivello fatti  in pochissimi km....100, 33/32 il rapporto da li non si muove fino alla meta, stanco stacco un attimo, panino e foto ricordo. La picchiata verso Nago ( si ritorna dalla stessa strada ) è bellissima e adrenalinica, con la  mia Focus Cayo con freni a disco e copertoni da 28 mm si scende come caccia. Nago...Arco, il Santa Barbara  mi attende 13 km di salita costante. sempre con vista lago di Garda. Quarta salita macinata a buon ritmo con compagni di strada che stimolano il mio cammino, non perdo tempo è ora di menare 50 km mi attendono per arrivare sotto l'imbocco del paradiso...la chiave del brevetto un biglietto per l'inferno. Lungo lago da Torbole a Brenzone....SPETTACOLO in agilità per arrivare sotto Punta Veleno, salita di 10 km con pendenze che dopo 5300 metri di dislivello, si faranno sentire. Lassù sarò al giro di boa di questo brevetto come salite ! Scatto fotografico sotto il cartello inizio salita...io c'ero e mi ricorderà le sensazioni di quell'attimo,

forse questo è stato il momento migliore della cavalcata infernale. Scattante agile le prime rampe.....concentrato alla fine per affondare il pedale, con assoluto bisogno di agilità, punta veleno non perdona, chi arriva non preparato, qua ci lascia le penne. Ho trovato due ciclisti a metà salita posati sul manubrio, uno dei due mi dice " ma come fai salire così !!! " io senza infierire dicendogli da dove venivo " dai ragazzi piano piano si arriva su...forza " .Arrivato sopra un grido di gioia si innalza al cielo....siiiii domata anche Veleno.
Alzo la bici e ringrazio madre natura per avermi accompagnato fin qui con mille colori e richiami, ne dobbiamo fare ancora di strada ma ci siamo, corpo, fisico, anima vivono al massimo e si rigenerano di continuo.
Discesa per Caprino...bar caffè doppio per darmi la spinta ad affrontare la salita per Pradonego che porta al cimitero americano.
Salita che passa su graziose contrade dove il tempo in parte si è fermato, sapori semplici di campagna, non ci sono grandi acuti fino a Padronego, ma da lì parte una rampa di cemento al 22% che da il la a un pezzo di "eroica"  per 3 km circa, dove l'unico obiettivo è non mettere il piede per terra , sterrato infernale !!!
Si regge ma che fatica, ogni muscolo è al limite, devo stare concentrato ed esprimere tutto il vissuto che mi ha portato qua. Sei versanti fatti, il brevetto prende forma il volo diventa importante....il mondo dell'oltre scorre nelle vene.
Lunga Discesa per Caprino, sciolto lungo la mia Val D'Adige, terra dei forti che mi porterà fino al campo base.
Recupero, mentale e fisico. Se tutto va bene dovrei riuscire a fare anche la Sdruzzinà prima della magica notte. Vento a favore lungo valle che mi fa volare al campo base, Non perdo tempo, faccio il carico di cibo , porto  con me indumenti per notte e per acqua, le previsioni previste prendono forma, un cielo grigio brontolone lassù al  nord !
Pochi km e sono alle porte di sua maestà la Sdruzzinà, Subito agile zigzagando passo quel terribile km al 20% , mamma mia che fatica ! la gamba non spinge, cominciano i dubbi....ma che abbia bucato, c'è qualcosa che fa attrito, ma quanto pesa sta bici !!!
Musseu.....testa bassa e pedala, è lunga arrivare lassù, mi aggrappo con forza al mio lato visionario, l'anima entra con prepotenza alla guida e mi da luce sulla val d'Adige....che spettacolo, emozioni all'infinito,  fatica tanta ma si sale e in un battito d'ali arrivo al bosco " degli Elfi". Qua si viaggia con fantasia , 2 km tosti con punte al 20%  ...sono fuori , succede sempre così quando la fatica raggiunge limiti oltre il confine, la mente mi manda  nel paese delle meraviglie, difficile spiegare cosa provo in quei momenti, ma io sono dentro e fuori di me, volo, plano, rotolo....sorrido, tutto amplificato al massimo, un canto sublime della natura mi avvolge e mi coccola....amore.
Fuori dal bosco la strada spiana un pò quel tanto che  mi permette di riarmarmi per il tratto Sega di Ala/Corno D'Aquilio....micidiale, cattivo e poco rispettoso . Eccomi lassù, siiiiiiii.... che gioia, girando su me stesso voloooo ....che SPETTACOLO. 
Non vorrei scendere più ma un biglietto x l'inferno mi attende.
Sette salite fatte , 9000 metri di dislivello , quasi 300 km , fantastico, felice.
Picchiata su Fosse e prova speciale rally fino a Peri, la Cayo è pazzesca, da una sicurezza incredibile. 
Le tenebre si fanno strada, luci è il tema....e lampi !!!
Val d'Adige vento contro, non si superano i 20 orari....finalmente arrivo allo strappo delle Zuane , rapporto agile e su dritti sul Baldo. Niente di buono lassù, un vento "d'acqua" mi accarezza il viso, salita lunga senza "grosse" pendenze che passa sotto le ruote.
Solo nel silenzio, accolgo questo attimo, mi lascio trasportare e guardo fino a dove posso arrivare. Novezza, teniamo duro su quel rampone finale al 19%....ne sono fuori, anche questa è fatta, agile percorro l'altopiano che porta ai Dossioi, vento sempre più minaccioso e lampi a portata . Giù in picchiata verso Avio e dritti al campo base. Mi rilasso un 'attimo mentre comincia a piovere. Stanco, assonnato, rivedo immagini di passato "forte", non si pensa...si fa, in automatico seguo il ritmo che mi porta di nuovo sul "caval de fero", nulla può farmi male se non me stesso !
Vivo questo momento avvolto da un "distacco" totale, sento ogni goccia ma non avverto quanto bagna, scivola lungo il mio corpo e passa, cerco armonia non sfida, sono acqua...sono parte della natura, ora lei mi offre questo ed io accolgo con gioia, ascolto, osservo e catturo. Tutto ciò mi porta ad una sinergia totale che penetra qualsiasi confine umano....siamo nella luce lungo la via.
Non ricordo l'asfalto, non ricordo le tenebre, non ricordo la fatica, ma pace, armonia di colori, sensazioni, emozioni. Sono lassù al confine tra terra e cielo con un biglietto per l'inferno che sprigiona tutta la sua energia....nulla può fermarmi se non me stesso !!!
Cerco di non farmi trasportare troppo, devo restare collegato al mondo reale, dare quel piccolo spazio di sopravvivenza all'umano !
Rifugio Graziani son qua....siiiiiiii nona salita domata.....siiiiiiii,  mi siedo sul muretto del rifugio, a stento riesco a prendere un panino dalla tasca, lampi e tuoni e una pioggia incessante, con rami che volano da tutte le parti..... ma tutto scivola via, tranquillo mangio, lentamente il mio panino!
COMINCIO A TREMARE E' ORA DI SCENDERE !!!
Stessa via fino a S. Valentino, poi prendo la discesa per Avio....e via al campo base.
Ore 4 del mattino arrivo tremante e con tanta fame. Mi cambio  completamente e mangio un "pò" di frutta  fresca.
La mia mente è già al cartello 45% di Scanuppia.... PRENDO LE SCARPE DA TREKKING E LE INFILO NELLO ZAINO.
Una piccola tregua meteo mi fa fare i primi km della pista ciclabile che porta a Besenello a buon ritmo, e super vestito come sono mi rimetto a regime, anzi ho troppo caldo, apro un po la giacca, Rovereto, ricomincia a piovere e di brutto. 
Besenello.....ci siamo è ora di "morire" 
Ore 6 sono ai piedi di Scanuppia riparato sotto la piccola baita...piove a tutta e fa freddo dopo una nottata "infernale" è saltata anche la batteria tampone lentamente si è spento il gps. Mi ha lasciato a quota 380 km x 13.000 metri di dislivello . il cell x ora regge, speriamo qualche foto lassù dove io devo arrivare... ho sonno e le gambe son finite. 
Sensazioni forti, lei la focus Cayo che mi ha accompagnato fin qua viene con me fino lassù ci sarà da camminare molto ma la scelta l'avevo presa prima di partire...!
Qui volevo arrivare, qui ORA sono...commosso piango come un bambino .
25 ore che pedalo......gambe finite, non provo nemmeno a salire in bici, i primi tre km solo con mtb, riposato e in forma riesco a farli in bici di solito, dunque non facciamoci del male ora! 
Comincia la via crucis tanto cercata, acqua a catinelle, fiume sopra, sotto e dentro di me, Spingo con tutta la forza rimasta, spingo.....lassù io devo arrivare .
Flash di passato reale , sembrava li !!! la sbarra era sempre piu vicina, realtà....passato , mi sfugge il presente, ma una cosa era ben fissa....direzione "nord", e lassù sono arrivato, in lacrime di gioia seduto sulla sbarra a gridare GRAZIE VITA.

QUELLE COME ME


Quelle come me regalano sogni, anche a costo di rimanerne prive.

Quelle come me donano l’anima,
perché un’anima da sola è come una goccia d’acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all'esistere e, quando lo trovano,
tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre.
e quando smettono d’amare è solo perché
piccoli frammenti di essere giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno
quello di essere amate per ciò che sono
e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori che, ormai,
sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare,
ma il farlo comporterebbe nascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio,
perché la loro voce non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a spezzare il cuore,
perché sai che ti lasceranno andare, senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che, in cambio,
non riceveranno altro che briciole.
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell'autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto…

Alda Merini


Primo pensiero all'arrivo
Arrivato al campo base di Avio bici grill Ruota Libera ....la via è stata aperta in 30 ore e 27 minuti, 456 km x 15 300 metri dislivello, lassù seduto sulla sbarra , bagnato fradicio, demolito, con l'incubo di dover scendere, la mia mente non ha discusso "ma chi me lo fa fare" ma a voce alta ha detto "GRAZIE VITA"
Un dono prezioso LA VITA che va vissuta con gioia, la via ....esistere e lottare sempre per i propri sogni con amore...sono commosso di felicità .

"Solo quando siamo disposti ad uscire dal nostro praticello iniziamo a vivere davvero.

Affronta le tue paure ti accorgerai cosa significa volare, apri il tuo mondo interiore all'infinito e troverai consapevolezza e autostima.
Questo è il mio mondo, sempre fuori dai confini, dai paletti di riferimento, affrontare senza mai fermarmi le mie paure, e non importa se qualche volta cado, so la via mi rialzo e catturo l'infinito."
Musseu

Commenti

Fabiozen ha detto…
Si vede proprio dalle emozioni provate e poi passate a noi con questo bellissimo racconto che questo Biglietto per l' Inferno è una tua creatura.
Come sempre un passo "oltre" a tutti gli altri, grande Giorgio.

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