L'ATTIMO BIANCO.....la grande corsa bianca

Sono qua in ginocchio davanti a questa maestosa madre natura che mi ha generato.
La mia anima sorride, il sentiero scelto è il meno battuto....affonda fino al ginocchio, spingi la bici 50 cm, frena, avanza altri 50 cm..... per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto.
La poesia, la bellezza, l'amore, sono queste le cose che mi hanno tenuto in "vita"
L'attimo a Case di Viso con Fabrizio, Giuliano,Giambattista,Renato,Jacopo,Daniele....i nostri sguardi, l'amore, la gioia di condividere, il servizio volantari che ci culla....LORO le miei due guide una grandezza infinita Ausilia e Sebastiano (LA COPPIA DEL NORD) lacrime di gioia solo al pensiero della grande semplicità, ogni gesto in armonia con l'essere, l'apparire lasciamolo all'umano....noi no, noi siamo ricercatori, il tè caldo di Marco Costa in piena notte, il sorriso di Marco Berni rimasto li per noi tutta notte nel punto più critico del percorso...........VITAAAAAA
Riavvolgiamo questo attimo e partiamo dal si di "Alaska" alla partecipazione a LA GRANDE CORSA BIANCA,, il trio magico di Vezza D'Oglio...Mario Sterli, Paolo Gregorini e Marco Berni.
La “Grande Corsa Bianca”, nasce dalla volontà di riproporre in ambiente alpino un trail invernale in autosufficienza simile alle grandi traversate che già da diversi anni si svolgono nel Grande Nord americano e europeo. Il trail, 175 Km di lunghezza e circa 7000 m di dislivello positivo, compie un grande giro ad anello, da affrontare in senso antiorario, tra Alta Valle Camonica, Valtellina e Val di Sole, con partenza e arrivo a Vezza d’Oglio. La traversata può essere effettuata con gli sci, a piedi o con biciclette specifiche (fatbike)...io ovviamente pedalo.
Due mesi di tempo per adattare un fisico macina chilometri sul duro asfalto ad un cingolato d'Alaska.
Grande difficoltà da subito, affondare il pedale sulla neve è estremamente duro, l'equilibrio , la tensione del pericolo costante  e poi spingereeeee a piedi, riadattare al contatto terreno la mia sagoma, usare muscoli che da anni sono in letargo sovrastati dai macina asfalto, ma la mente no non ci sta a mollare !.....attratto da quel silenzio bianco attimo dopo attimo sono cresciuto, limato il gap che mi opponeva all'evento....dopo vari test dovevo solo trovare il mezzo adatto, la creatura fatbike, l'unica bici che vive in armonia con il manto bianco .
Anche qui mai mollare e dopo la grande disponibilità di Nicola Bussola (grazie), la provvidenza mi ha messo in contatto con Luca Poltronieri un grande personaggio che gestisce un negozio di bici, il Bikestore, sintonia da subito....lui un ricercatore, ha appena investito nel mondo fatbike, una nuova fiammante Surly con ruotoni da 4.8....una meraviglia, amore a prima vista.
ACCORDO fatto Musseu per la fatbIke :) , Il grande Luca me la rende disponibile già da subito, via non c'è tempo da perdere , due fine settimana per allestire la fat e trovare quell'armonia che rende grandi. La sfida si fa interessante e corposa, vivo attimi intensi ....la natura quassù in Traslessinia è meravigliosa, peccato per un manto bianco non all'altezza, ma mi diverto e le difficoltà, nebbia, pioggia, bufera di neve e spingere se pur rinverdendo vecchi malanni, diventano alleati per costruire un temperamento D'ALASKA.
Ultimi giorni poi si vola a Vezza, il martedì prima Luca va a prendere le ultime borse adatte per l' evento, la sera si stà in negozio da lui fino a tardi per mettere a punto la creatura.....è bellissima, ne sono innamorato , sono al settimo cielo, il miracolo è avvenuto anche questa volta, mai mollare fratelli credere sempre e tutto diventa magico.
La porto a casa, e resto con lei fino a notte fonda per curare i minimi particolari che durante la gara potrebbero compromettere la prestazione, FINITAAAAA CHE MERAVIGLIA.....SMACK, la porto al "peso"...caz... 30 kg e in più ho anche lo zaino da 5 kg !!!
Sono felicissimo, dalla Corsa Bianca non chiedo la prestazione, è il mio primo passo in questo mondo, devo IMPARARE TANTO, voglio rallentare, vivere intensamente attimo per attimo, respirare in volo il manto bianco, quassù tutto è magico....love love love.
Giovedì 16 gennaio ore 9 si parte per Vezza D'Oglio, tutto pronto, preferisco passare dal Passo Tonale, per vedere come butta. La neve dalla parte trentina è notevole, ma le temperature sono alte, tutto ciò rende problematico pedalare....speriamo che cali la temperatura e si compatti un pò la neve altrimenti bisogna spingere parecchio !!!
Eccomi , ad attendermi una grande sorpresa ! il mio carissimo amico Luigi Barilari ( ultracycler con al suo attivo la RAAM) è li per me attratto dalla fatbike.....si rende disponibile a farmi da team fino alla partenza ! Molte promesse volano fra noi...la promessa più importante è che tenteremo l'Iditarod.
Entro in armonia con la truppa Corsa Bianca, 34 anime pronte a sfidare la grande avventura, fra loro Marco Costa ultraman e LORO Seba&Ausi...la mie guide per l'occasione, una grande sintonia tra noi SEMPLICITA'.
Ore 13 ultime dritte sul percorso, Marco Berni conferma la mia analisi....ci sarà da spingere, e sono consigliate le ciaspole, al momento non dò importanza a questo particolare !!!
Ultimi preparativi con Luigi.....ciao fratello io vado !
Che emozione.....ore 16 si parteeeee, comincia nevicare ! il cerchio si chiude e diventa sentiero, mi consegno a te madre natura, mi fido di te e mi metto a nudo davanti alla tua maestosa bellezza.
Primi chilometri su una pista ciclabile dove le fatbike la fanno da padrone, Sebastiano parte come una freccia , questo attimo la coppia ha deciso di viverlo divisi, Ausilia vuole mettersi alla prova da sola e lasciare il forte guerriero del nord libero di far esplodere tutto se stesso.
Io timido, impacciato stento un po a districarmi nel piccolo sentiero ciclabile e resto attardato, ma a pista libera le mie gambe sono esplosive, sto bene e se dura così divoro il percorso, stacco tutti e vedo Sebastiano in lontananza, pochi chilometri e siamo assieme.
LA NOTTE SI FA STRADA ....meraviglioso, bellissimo, quinto km prima salita e che salita ! si spingeeeee, arriviamo su una pista da discesa, l'infernale gatto delle nevi sta lavorando rendendo quei pochi metri pedalabili impossibili, la salita si fa più aspra, tutto a spinta, arriva il primo concorrente con gli sci, , alzo lo sguardo al cielo...davanti a me un muro, io e Seba ci guardiamo stupiti, come caz... si fa ad andare su di lì. Dopo vari tentativi, mi rimane solo una soluzione estrema, seduto con piedi ben puntellati sulla neve, tiro la bici verso di me per 50 cm pianto il manubrio sulla neve e arretro per 50 cm, avanti così per una decina di metri, fin dove le pendenze diventano più umane e si riesce a spingere in piedi.
La salita fino al passo Tonale resta difficile e non c'è verso di pedalare, ma mi sto divertendo, la difficoltà mi stimola, dove c'è neve alta affondo fino alle ginocchia ( scarpa da bici adatta per neve ma con poca superficie)  al contrario di Seba che con i suoi zatteroni ( stivali da neve enormi copriscarpa)  e pesando di meno galleggia di più, ma sto bene e riesco a tenere il passo, anche perchè il grande Seba mi tiene d'occhio non lasciandomi solo !
Arriviamo sopra sotto una bufera di neve, mai smesso...l'attimo è magico, è così delicata e fragile, che intenerisce gli occhi, ecco che ritorna a galla tutta la preparazione fatta in Lessinia , mi sento a casa . Pochi metri di piano e si scende.....neve alta e passaggi al limite ci tengono in spinta, non si pedala, per fortuna che mi sono preparato altrimenti sarei già a casa !!!, La difficoltà diventa sempre più importante e il gap fra me e Seba è sempre maggiore, per fortuna mi sta vicino e mi dà una mano specialmente dove da solo sarei a rischio, tipo il passaggio di un ruscello in una gola profonda larga un metro portando una bici di trenta kg e sprofondando !
Prima lezione le scarpe non sono adatte per quel percorso, la velocità è molto bassa, ma noi carro armati non si molla, ogni atleta a piedi o con gli sci che ci sorpassa, ci da coraggio salutandoci con complimenti...penso che ci voglia tanto desiderio di andare oltre, intantoAusilia, da sola dietro spinge e sorride al mondo...ne son sicuro !
Pochi km al primo check point Centro Fondo Vermiglio....una pista da fondo tutta nostra....sotto consiglio di Seba si sgonfiano le gomme e si "vola" al controllo PEDALANDO....INCREDIBILE .
30 km fatti ore 22,08 , 6 ore di gara, mezzora di stacco, bere e mangiare qualcosa, non abbiamo tempo da perdere, se continua così per noi ciclisti la sorte è segnata.
Si ritorna su pista da fondo, chiudo gli occhi e volo in un piccolo paradiso un candido paesaggio,
la neve attutisce i rumori e mi regala attimi infiniti..tutto diventa rallentato come io volevo, leggero, ogni attimo è ampliicato vissuto il respiro, il battito del cuore. Seguo l'onda del fiocco, un forte abbraccio con madre natura, siiiiii sono avvolto da lei, viaggio nella mia anima.
Seba....ASPETTA, continua a nevicare, la neve è sempre più alta e io arranco sempre di più....incrociamo Ausilia, come dicevo lei è Biancaneve, QUI E' IL SUO MONDO, grandissima Biancaneve , vederti anche solo per un attimo rende il cammino ancor più bello , il sorriso sul tuo volto e la gioia di questo attimo.
Lasciamo la pista e inforchiamo un sentiero poco battuto, per me diventa quasi impossibile,ogni passo è pesante e profondo, ricominciano le rampe...."affonda fino al ginocchio, spingi la bici 50 cm, frena, avanza altri 50 cm..... per non scoprire in punto di morte che non ero vissuto"
Seba nella sua infinità leggerezza mi aspetta e mi da una mano dove serve....grazie fratello.
Primo tratto fatto ....che fatica ! piccolo falsopiano con 100 metri pedalabili.....strani rumori della catena, forse ho pedalato troppo !!! detto.....fatto, si rompe la catena...e vaiiiiii.
Resto tranquillo, rallentato e con l'assistenza alle luci di Seba in cinque minuti si ripara, per fortuna non c'è freddo altrimenti poveri mani !!!
Si riparte...a spingereeeeee , altra megarampa dove ci sorpassa Marco Costa con tè caldo offerto da wild track....grazie fratello.
Neve,neve,neve, notte fonda...com'è lieve questo attimo, quanta pace, gira il mondo attorno a me , la via tutta bianca, un mare di serenità , passo dopo passo si avanza, lui l'uomo del nord la davanti a dirigere l'orchestra e io che ballo. E' dura, molto dura ma lei scende lieve....un candore senza fine che fa danzare la mia anima, lassù giochi di luce colori....bianco neve , il cuore esplode e la fatica vola via ....siiiii uomo pedala il tuo cammino.
Vecchia strada del Tonale....si domina l'orizzonte, ultimi km per il secondo check point , si attraversano le piste da discesa sincronizzati con i gatti delle nevi, enormi bestioni con grandi occhi che invadono questo silenzio magico per aprire la via a chi non sa ascoltare l'attimo bianco, viverlo nel suo elemento selvaggio, dove l'animale esalta il suo essere,
Eccoci salone carosello....bagnato stanco, devo staccare un pò sono le 5 del mattino, metto i vestiti ad asciugare su un termo sifone e metto sulla via Seba, vai fratello hai atteso anche troppo questo germoglio appena sbocciato, che però si abituerà presto al grande nord, tutto a suo tempo, un lento cammino che mi porterà lassù dove il confine tra cielo e terra si fonde.
Arriva Ausilia....che bella Biancaneve, sorridente se pur provata, ecco la mia ancora per il prossimo tratto, Seba parte verso Case Di Viso, io aspetto che Ausilia si riposi un attimo e via si parte.
Lei Biancaneve scrive poesie d'amore, sogni di libertà, danza su questo manto bianco con una leggerezza da brividi, lei è li davanti a me che scrive questo attimo...grazie sorella luna .
Pista da sci pochi km in discesa a tutta ...SI PEDALA e vaiiii che figata :) pochi metri..la pacchia è finita, si spingeeeee ! 10 km per arrivare a Case di Viso,
Arriva il servizio scopa, siamo gli ultimi dei sopravissuti, formiamo un quartetto d'armonia incredibile, attimi bellissimi , passaggi al limite dove la fantasia non manca !!! arriviamo ad un tratto adrenalinico...dove troviamo Marco Berni che è rimasto li tutta la notte ad attendere e confortare gli atleti !!!  Mezzora per fare pochi metri.è fattaaaaa ne siamo fuori, si torna a spingereee su un rampone da paura è giorno e nevica , ormai la neve ha raggiunto un altezza impossibile per me, ogni passo è calcolato, la valle si apre e una meravigliosa visione di bianco da la forza per arrivare a Case di Viso mezzora prima del tempo massimo.
Ci siamo 57 km fatti sono le 11,30, trenta minuti di sosta e si riparte.
Se Marco non allunga i tempi per noi due il destino è segnato, forse il Seba riuscirà a proseguire, ma penso che con questo tempo non arrivi nessuno all'atto finale in tempo, nemmeno quelli con gli sci !!!
Entriamo nel rifugio...lascio il servizio scopa libero di proseguire, noi ci arrangiamo, prendiamo il tempo dovuto e poi ripartiamo, Ausilia è d'accordo e allora si balla con un sestetto da paura che ci ospita come fratelli a tavola....pizzoccheri verdi con cotechino e lenticchie, vino della zona e una grappetta ....intanto i vestiti si sono asciugati....si Ausilia siamo pronti ora si può proseguire per la via...avanti tutta sorella luna , avanti sempre in questo attimo bianco.
Il mio pensiero si materializza e Marco Berni dichiara con una telefonata ad Ausilia che la gara finisce qua, troppo pericoloso proseguire, grado 5 pericolo slavine...giusto così anche se non mi è mai successo di non finire, ma madre natura ha deciso così e va rispettata in armonia e serenità.
Grazie ...grazie di cuore per questa anima pura , questo è il mio mondo, fatto di semplicità , di vita, fatica , ricercatori noi siamo e.......

Neve avvolgi le cose di silenzio.
Copri all'infinito questo attimo



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