Carcès Le 1000 Du Sud 2013

La Mente, fondamento di tutte le nostre esperienze, della nostra consapevolezza, la nostra idea di noi stessi. Un filtro all’interno del quale crediamo di percepire la realtà.
Ma a volte paghiamo il prezzo dell’illusione e  si manifestano tensioni, disagi, somatizzazioni, malattie dell’anima.
Volare, liberare il pensiero, acquistare coscienza in una dimensione nuova, scavare nel profondo, questa è la mia via .  
Con questo viaggio a Carcès cerco un'oltre ai miei confini: anni di assurda non consapevolezza mi hanno reso schiavo di un mondo non mio....liberate la Mente e volate con me in questo viaggio fratelli.
Voglio vivere Carcès dopo due mega giri, il 23 agosto Bled ( 400 km per 5000 mds) e il 28 Abruzzo extreme (400 km per 8000 mds) arrivare scarico all'appuntamento, pronto a sfidare me stesso i miei limiti, le mie paure.....disarmato, pronto a lasciar fiorire una nuova via dentro di me per arrivare lassù oltre il mio confine.
Con me in questo viaggio l'amico, fratello d'anima Piero, un'intesa perfetta tra noi, libertà e amore, fusi in un cammino comune verso l'oltre.
La truppa italiana in gran numero, capitanata dall'armata brancaleone, è la più numerosa dopo quella francese.....vedremo come andrà a finire quest'avventura !!!
Per arrivare al termine di questa randonnèe bisogna avere delle capacità non comuni, essere veloci; poco tempo a disposizione considerando 1000 km per 17000 metri di dislivello da finire in 74 ore !  
Avere una certa esperienza nel sapersi gestire in tutto, mangiare, dormire, vestirsi, ritmo, percorso, un mondo che si costruisce con gli anni, con la strada, con allenamenti voluti cercati per preparare fisico e mente ad ogni evenienza. 
Io sono da anni alla continua ricerca dell'oltre.
La bici da rando ormai è super collaudata, la mia scelta è sempre quella, non la ricerca esasperata del poco peso per essere più veloci, ma un compromesso di comodità, affidabilità, con sempre dietro tutto il necessario per sopravvivere in ogni situazione .
In questi giri non puoi sbagliare, non puoi trovarti a 2000 metri di quota a -3 senza abbigliamento invernale, non puoi essere senza indumenti per l'acqua se piove per giorni, non puoi restare senza cibo perche speri di trovarlo in un prossimo paese...e allora anche sto giro la mia bici al peso registra 18 kg.
Martedì 3 settembre primi luci del mattino si parte per Villafranca Piemonte a casa di Piero, 400 km mi separano.
Arrivo alle ore 11 , megapasta offerta dalla sua dolce metà Paola e via verso Carcès....altri 300 km di macchina per arrivare belli "carichi" !
Ore 19 ci siamo,si va subito in'albergo e poi a mangiare qualcosa.
Per le 21siamo al ritiro pacchi gara.
Sophie ad attenderci, persona di una semplicità e serenità disarmante, si percepisce che viaggia in una dimensione di assoluta libertà, ha trovato la sua via e sta volando in un canto meraviglioso.
Pacco gara e una bella mattonella colorata come ricordo, ecco la truppa Carcès, ben 75 gli iscritti, ecco la grande armata brancaleone...fiero di esserne stato il fondatore, (però la strada ha deciso che il mio cammino ora deve essere in volo da solo,li trovo la mia dimensione...tutto il resto mi va stretto, sarebbe forzato voler stare assieme e porterebbe alla rottura fra noi !)
Ciao Manuel...tedesco estroso, guardate nella foto come si è conciato per l'occasione ! E poi il resto della truppa italiana ben 10.....tanti tedeschi, francesi , un americano, un filippino e un russo.
La serata vola....è già ora di andare a nanna, piccolo stacco prima della battaglia !
Ore 6 sveglia, colazione, ultimi preparativi , giornata bellissima, cielo azzurro e clima ideale.
Si respira a pieni polmoni il pre volo, molti dei fratelli randagi avvertono la difficoltà di questo attimo...e si, ci sarà da osare per arrivare entro le 74 ore di tempo !
5 minuti prima delle 8 Sophie parte con la timbratura cartellini, come al solito mi viene spontaneo essere la davanti ,si parte una quindicina alla volta ogni 5 minuti, l'accordo è di andare con l'amico Piero e poi come sempre la strada  decide !
Piero è attardato.....cazzo, dunque parto con il primo gruppo, percorro qualche metro e ritorno indietro per ripartire con il secondo gruppo....già 5 minuti regalati alle 74 ore a disposizione !
Percorso avvalonato in terra Carcès, mi metto subito davanti a menare le danze Piero mi da il cambio e si cammina veloci verso i primi 157 km, sul Col de l'Aire deï Masco a 697 m di quota, km 97 fatti ecco il primo controllo segreto....il mega, originale, folle camper/furgone di Sophie ad attenderci.
La terra attorno a noi è molto selvaggia e fontane zero, viene proprio giusto questo controllo  per fare il pieno e proseguire verso Montbrun-Les-Bains, piccolo paesino di quattro anime, il caldo comincia essere importante, eccoci....timbro,doccia ad una fontana e via, macinare km, c'è poco da pensare, siamo consapevoli che  un contrattempo potrebbe compromettere la rando.
Io e Piero sempre assieme il resto della truppa va e viene, media buona anche se il dislivello lentamente sale, non ci sono grandi salite ma un continuo su e giu spacca gambe che porta a un dislivello di 1000 metri ogni 100 km circa ! Il territorio è il classico della provenza , terra selvaggia sterminati campi di lavanda lungo un deserto di poesia, silenzio, zero traffico. Laggiù in lontananza verso il 200esimo km sua maestà il mount Ventoux,  uno spettacolo unico, mi viene la pelle d'oca solo al pensiero di quel monte calvo, ricordi indimenticabili affiorano in me , vissuto che mi ha portato fin lassù, gioia, fatica e tante emozioni nel brevetto: cinglesventoux .
Crest primo controllo 256 km fatti ai 25 di media quasi 3000 metri di dislivello, ormai è sera è ora di un pasto sostanzioso per affrontare la fredda magica notte provenziana.
Primo ristorante che troviamo in paese, fermata....una pasta francese (un 'intruglio di ?) con verdura e birra, sensazioni buone la macchina Musseu comincia carburare, anche se il peso del mezzo si fa sentire, specialmente in salita si sale 3/4 km orari in meno che con bici scarica....cosa non da poco considerando che ci sono ben 17.000 metri di dislivello da scalare !!!
Arrivati per primi, si parte velocemente verso la notte e Pont-en-Royans al 313esimo km , saluto alla truppa e via nel su e giu spacca gambe, il giorno lascia la via ad un cielo stellato, lei lassù ad indicare la via, che spettacolo, lo sento , lo vivo questo attimo.
Sono qua alla le1000 du sud, in nessun altro posto al mondo vorrei essere in questo momento, vivere ogni battito, respiro, io e Piero un grande amico, lungo la via della libertà, poesia.
E' dura , molto dura e sappiamo bene entrambi, che deve ancora cominciare !!!
Pont-en-Royans , timbro coca ....notte e freddo nel salire verso il Col d'Herbouilly a 1370 m  di quota, sopra ecco il secondo controllo segreto...ed ecco sempre Sophie con il mega furgone di doni per i guerrieri di Carcès, fatica, tanta fatica, si procede lenti, non c'è niente da fare qua c'è da lottare a tutta.
Cercato, voluto l'attimo mi avvolge, affiora tutto il carico di Bled e Abruzzo, devo andare oltre il mio confine se voglio portarlo a casa. Piero procede alla grande sempre in coppia, sintonia perfetta anche se in salita perde qualche metro, ma nulla di che, max 5 minuti e me lo ritrovo al mio fianco.
Di dormire la prima notte non se ne parla , ci concediamo un piccolo stacco di reset cervello verso le tre (cinque minuti) su una panchina.
In sequenza si percorre:  Col de Comboire, Col de la Festinière, e verso le primi luci del mattino con 440 km fatti per 6000 metri dislivello in 24 ore ecco l'infernale   Col de Parquetout a 1398 m di quota ( Mortirolo), Appena vedo il monte e dove si sale, dico a Piero < qua mi sa che dobbiamo mettere la catena sulla ruota posteriore per salire !!!>
Detto ...fatto sette km mai sotto il 10% , la gamba grida pietà, si procede al proprio passo...ci si aspetta sù!
La mia mente vola...benvenuto alla 1000 du sud Musseu.
Sulla vetta il terzo controllo segreto, non c'è Sophie ma un suo amico, timbro pieno d'energia e giù in picchiata verso Col de l'Holme, si procede a 1000 metri di quota per km avvolti in un verde bellissimo , tanto silenzio eeeee vitaaaaa, bisogna arrivare al Col du Festre a 1441 m di quota.
Luogo che conosco bene dall'altra edizione del 2010.
Nel salire avverto un po di stanchezza, la gamba non gira più e fatico a tenere il passo di Piero !
Beneeee....lo stomaco avverte, dovrei concedere un pò di tempo anche per lui, non solo al pedalare !
Col du Festre, 485 km fatti x quasi 7000 mds , sono le 12, 30 ore che pedaliamo, pausa un po più lunga per mangiare e digerire !
Sempre cielo bello e clima se pur in quota caldo.
Continua la rumba infinita...si sale si scende da 900 metri fino a 1600, 494esimo km Col de Rioupes a 1429 m , 504esimo km Col du Noyer a 1664 m , finalmente nel tardo pomeriggio eccoci al controllo di Ancelle al 532esimo km ....cazzo non si fa strada e l'altimetria sale ....sale.
Paese fantasma, legato al turismo invernale di questo periodo è vuoto, tutto chiuso, a stento a forza di girare troviamo un bar aperto che ci timbra il cartellino e ci fa un striminzito panino (parola grossa) che il mio stomaco divora aspettando altro.....!!! Avanti tutta al536esimo km Col de Moissière a 1573 m , e poi quota e salita fino a Guillestre, al 600esimo  km, 9700 metri di dislivello fatti ne restano 8000  !!!
DEVASTANTE questo percorso, il tutto mi esalta e trovo energie infinite per proseguire.
Pausa cena ore 19.00 in una pizzeria....e vaiii con il cibo spazzatura, dopo un'ora di attesa arriva una pizza indecente che io mangio comunque, devo dare benzina al motore.....adesso con un bel blocco sullo stomaco da digerire, comincia l'attimo della verità.....in sequenza  Col de Vars a 2109 e Col de la Cayolle a 2326 m, passando da Barcelonnette, la sera si fa strada e si ritorna a salire sulle salite della leggenda.
Vars 1110 metri dislivello lunghezza 19 km e mezzo, primi km per digerire "il blocco" e poi la gamba comincia girare bene, arrivo su in tre orette con fermate...il tempo di cambiarmi e mangiare qualcosa che arriva Piero, resto seduto pensando che Piero si deva vestire, ma lui continua < dai andiamo> !!! Discesa lunga e fredda, arrivo giù che sono assiderato.....un 15 km di piano per arrivare a Barcelonnette a tutta per scaldarsi, sopratutto Piero, cazzo non so come abbia fatto a scendere !
Eccoci in paese sono le 24, io davanti a tirare, due curve secche a tutta mi giro....no c'è nessuno ! Ma dove sono andati ? Ritorno sui miei passi per qualche km, nulla di nulla, provo telefonare a Pietro...non risponde, mi viene il dubbio che siano davanti, riprendo il cammino lungo l'attacco al Cayolle, 29,5 km di salita per 1150 mds.
Dopo pochi km mi rendo conto che ci siamo persi, il destino chiama e io rispondo, solo io e madre natura come quasi sempre ultimamente....si coglie l'attimo per viverlo intensamente .
Chi non sa  viaggiare da solo non può capire e non sa cosa perde: consapevolezza e capacità di,affrontare la paura, davanti alle difficoltà, al doversi arrangiare. E’  bello viaggiare in compagnia, ma ci sono tanti compromessi  che distraggono dall’essenza dell’esperienza  e  anche  il rapporto con l’ambiente ne viene distratto.
Cayolle primi metri, si entra nelle tenebre un torrente costeggia una strada dissestata mi ricorda qualche filmato del Tibet. tutto precario, pericoloso, la vita umana finisce per lasciare posto alla valle dell'Ubaye D902 ..."Route des Grandes Halpes" mi ricordo ancora il nome, tutto resta impresso da solo, comincio anche a controllare il road book, la strada scavata lungo i fianchi della montagna è molto stretta,
Attraverso più volte il torrente, spostandomi da un lato all'altro della valle: le gole finiscono al km. 12, e qui la valle comincia ad aprirsi. Lunghi falsopiani si alternano a brevi strappetti, eccomi nel Parco Naturale del Mercantour, l'ambiente si fa via via più selvaggio ed arido, la vegetazione scompare per lasciare il posto a radure e grandi massi. 3 chilometri alla vetta le 3 del mattino non ho sonno e il freddo si fa importante, la strada si impenna e devo concentrarmi per arrivare allo scollinamento...alla pietra miliare. Sono sopra, mi vesto con tutto quello che ho e giù a tutta verso Guillaumes, 33 km di discesa, subito su tratti ripidi molto sporchi pericolosi e poi un lungo 2% dove ci si puo anche scaldare un po, arrivo in paese assiderato e stanco, sono le 4 del mattino, tutto chiuso, ho fame, ho freddo e devo staccare un'attimo, mi sdraio su una panca per 5 minuti per resettare e mangio l'ultimo panino rimasto. Appena mi alzo vedo un'ambulanza girare nel paese, si ferma proprio davanti a me. Scende un ciclista tedesco che avevo poco davanti a me, nella discesa del Cayolle poco vestito per viaggiare leggero è stato preso dal freddo ed è caduto rompendosi il braccio destro.
Provo telefonare a Piero...nulla ! ma mi ha lasciato un messaggio, sono in salita sul Cayolle da solo il resto che era con noi è crollato dal sonno !
Rispondo , io vado avanti, calcolando che se tutto va bene ha già un oretta di ritardo !
Sinistra e si ricomincia a salire, 720 km per 11.000 mds fatti, una salita interminabile di rara bellezza mentre sorge il sole...uno spettacolo, tutto magico, vero, io questo volevo, vivere l'attimo intensamente, piu pedalo da solo e piu entro nel tema, la gamba con i km si riarma e si volaaaaaaa, Col de Ste-Anne 1551m ,(controllo segreto con ristoro) Col St-Martin 1500m , per poi scendere a St-Martin-Vésubie dove bisogna timbrare. 785 km fatti ! Ormai è mezzogiorno più di due giorni che pedalo interrottamente, ma sto bene, mi fermo per un megapasto, un super panino con di tutto di più e una coca. Il tempo di colpo diventa minaccioso...meglio levar le ancore ! 30 km per Nizza in leggero falsopiano, si volaaaaa, ormai nulla puo fermarmi mi resta l'ultima mega salita che porta prima a Coursegoules poi Thorenc, caldo, sudore, fatica vengono ampiamente ripagati da un panorama mozzafiato specialmente nei pressi di Gréolières. Avanti tutta ormai è sera, fermata per un'altro panino sempre con coca, Col de Luens 1054 m, 900 km fatti per 16.000 mds , ultimi 100 km, La Palud sur Verdon ultimo controllo, dove non trovo cibo a parte due ristoranti pieni di gente, è ora di cena, mi invitano cortesemente se voglio mangiare di aspettare con pazienza il mio turno !!! Io gentilmente li mando a quel paese... per gli ultimi 70 km si va di barrette , non le avrò portate tutti sti km per niente !  Col de l'Olivier a 711 m, qui l'attimo si esalta in paesaggi fiabeschi, il tramonto regala colori incredibili e la roccia esplode dal fiume in forme strane, sembrano mostri !!! Che gioia....vorrei fermare il tempo all'infinito, 50 km all'arrivo ci siamo. Nella lunga interminabile, micidiale,ultima salita (13 km al 2%) visioni strane cominciano ad impadronirsi della mia mente, 62 ore che non dormo....non vado piu avanti avrei bisogno di uno stacco....ma la meta è li a pochi km , so che dopo questo (Mortirolo) è tutta discesa fino a Carcès. Le visioni diventano miraggi, ho al fianco Laura....compagna nelle ultime mie uscite, è li pedala con me...."cazzo spostati dal centro strada se passa una macchina" lei sorride e non capisce che deve spostarsi !!! La realtà si mischia con i ricordi e tutto diventa incasinato, passa una macchina si ferma mi saluta, sa cosa sto facendo e mi incita , io da parte mia mi limito al saluto.
Decido per un stacco , una foto ricordo, una barretta e un reset cervello posato sulla canna della bici, 5 minuti....apro gli occhi tutto è ritornato realtà , salgo sopra al mio caval de fero, la gamba torna esplosiva , divoro gli ultimi metri di questa salita e volooooooo verso Carcès.
15 KM alla meta tutta discesa, passo un paese in festa, non mi fermo, sono le 23 passate....ATTENTO AL CINGHIALE Musseu ! Per un pelo non faccio un frontale con un cinghiale distratto, 3 km, 2 km ecco il cartello di Carces, foschia e strada bagnata, è poco che ha smesso di piovere. Attimi di gioia incontrollabile, SIIIIIIIIIIIII, sono riuscito nel mio attimo di follia, sono arrivato qua volutamente disarmato, nudo, privo di energia necessaria per divorare quest'avventura. Non so il perchè ma l'istintivo mi chiamava a questo, ho concesso anche il pieno carico, 18 kg da portare a presso, fatica, tanta fatica, sudore, ma mai venuta la voglia di mollare....ho vissuto attimi intensi con Piero , il mio grande fratello, poi la strada ha deciso che dovevo vivere la via in solitaria , e allora via a catturare quell' oltre di infinita vita, la magica terra, selvaggia chiamata Provenza, il richiamo a lei è forte e poi le alpi marittime , in 1000 km tanta poesia, follia, vitaaaaaaaaa.
Carcès eccoci arrivati....siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii.
Grazie Sophie ....grazie Piero
 
La mia Le 1000 du sud in cifre : 1015 km , 17,714 metri di dislivello , FINITA in 63,45 ore SENZA DORMIRE (2 microsonni di 10 minuti) il tutto in autonomia totale con una bici a pieno carico di 18 kg.
Un avventura come mi aspettavo.

UN ATTIMO INTENSO AL LIMITE DELL'UMANO.
Volevo arrivare dove sono arrivato....oltre, oltre le mie esperienze, oltre il mio essere, oltre l'umano. Esiste un anima, esiste un profondo dentro di noi che lentamente bisogna andare a scoprire...Carces è andato oltre , mi ha fatto conoscere un altra parte di me che da oggi mi accompagnerà in questo attimo chiamato VITAAAAAA.
Su 75 partenti alla 1000 du Sud 25 ritirati e 16 fuori tempo, solamente 34 ci sono riusciti di cui 7 Italiani.
Le1000 du Sud omologati :
10 Francesi, 7 Italiani, 6 Tedeschi, 4 Austriaci, 2 Inglesi, 1 U.S.A, 1 Ukraina, 1 Sud Africa, 1 Olandese e 1 Sfizzero ???
Uno solo davanti a Musseu.....avanti tutta veso il sogno chiamato AMERICA

Commenti

Anonimo ha detto…
Attimi di follia che ci permettono di vivere......
Grazie Giorgio!

Piero
Anonimo ha detto…
Grande Musseu! racconto che arriva, come sempre, dritto al cuore! Complimenti! Marina
Anonimo ha detto…
Dimostri che il potere dentro di noi stessi é immenso!!
Grazie delle emozioni che mi ha fatto vivere con il tuo racconto!
Paolo
Ps: ho iniziato da poco l'approccio al mondo rando. Il 2014 farò grandi imprese personali

Mail : pablitoskey@yahoo.it

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